Jovanotti tifa Gianni Morandi:

"Un gigante, sta sul mio brano come un surfista"

Sanremo

"Domani inizia Sanremo. Se immagino il tempo come fosse una mappa, Sanremo è uno di quegli scali fissati, che sono pochissimi, sempre di meno, ma ad ogni giro del tempo a un certo punto si passa dalla settimana di Sanremo".

Così Jovanotti in un lunghissimo post su Facebook, parla del suo brano Apri tutte le porte che Gianni Morandi canterà in gara al Festival di Sanremo.

Lorenzo racconta come è nata la canzone: "L'ho scritta usando un cellulare, nella stanza con la giungla alle pareti, che è dove scrivo le canzoni quando sono da solo e quindi non si va in studio. Era più o meno aprile di un anno fa, ma quando è nato il pezzo era una specie di sgorbio punk (i miei pezzi prima di passare nelle mani di musicisti esperti e produttori con i piedi per terra sono tutti punk, nel senso che sono scarabo:cchi dentro ai quali solo io intravedo una forma compiuta). Dal testo si capisce immediatamente che sto parlando di una situazione in cui ci si sente costretti, chiusi, in balia delle abitudini quando le abitudini stanno per trasformarsi in gabbie, che per quanto dorate sono sempre gabbie. Quelle gabbie che si fa fatica a rompere perché alla fine lì dentro abbiamo tutto quello che ci serve, tranne l'energia, però. Poi quindi arriva il pre-ritornello e seguendo una progressione tipica del soul e del beat si apre un varco"

 

E conclude: "Sono contento ed emozionato per Gianni a Sanremo con una mia canzone. I motivi sono tanti, io adoro Morandi, le sue canzoni sono nella mia vita da prima che nascessi. La mia mamma mi portò a un concerto di Morandi in piazza a Cortona un'estate di tanti anni fa, io avrò avuto 10 anni al massimo, ero solo io con la mia mamma e tutta la piazza Signorelli piena. Non so perché fossimo solo io e lei, non ricordo il motivo, forse non c'è motivo, è il famoso caso, che non esiste. Lei era seduta alla mia destra e la guardavo mentre guardava il concerto, mi ricordo il suo profilo, e mi ricordo che era felice, per un attimo era riuscita a 'staccare' ed era tornata ragazza degli anni 60, ma tutto questo l'ho pensato solo dopo, anzi lo sto pensando adesso, forse aggiungendo un pò di enfasi a una cosa semplice: la forza delle canzoni e i ricordi che ci rendono quello che siamo. Buon Sanremo a tutti. Tifo Morandi ma il mio in bocca al lupo è per tutti i cantanti, che sono lì a fare il lavoro più bello del mondo".

Morandi sfiderà nella gara dei big anche suo nipote Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci e Marianna Morandi. Paolo non è un cantante ma un autore e ha firmato il brano di Tananai dal titolo Sesso occasionale.