Una nuova canzone di Diodato

scritta durante il lock down

Musica

"Un'altra estate" prova a tradurre in parole le sensazioni provate affacciandosi alla finestra di casa in questo periodo così strano.

Parla della nostra vita rimasta sospesa, mentre fuori la natura ha continuato il suo corso, del desiderio di tornare a vivere, di immaginazione e di speranza: «Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora».

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Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi. La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi. Una primavera potente e insieme immobile sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa. Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora. ———————————————————————————— One of the things that impressed and intrigued me the most during this lockdown period was what my window showed me. I saw the last days of winter already tell about the spring that would have come, while there was a painful cold in our hearts, a frost that still struggles to melt now. Nature went on despite our absence and precisely thanks to it, it took back its spaces, its scents. Powerful and motionless at once, spring seemed to encourage us, almost teasing in a cruel way or perhaps just to show us the way to come back with a different awareness. I opened my window in Milan and I felt the scent of the sea. The kind of joke triggered by the desire to return to life. Behind my closed eyes, I took the first steps towards it, until I slowly got wrapped up in its infinite embrace. #unaltraestate #diodato #newsingle

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