Era il 24 febbraio 1992 quando fu pubblicata una delle canzoni simbolo della band irlandese: il terzo brano estratto da un album altrettanto noto, il settimo della band in studio: Achtung Baby.
Era un momento difficile della band, stavano attraversando un periodo di crisi, erano vicini alla rottura artistica ma la canzone riuscì a riavvicinare Bono, Adam, Larry ed Edge
A lungo si è dibattuto sul significato della canzone: One sa raccontare contemporaneamente più storie, quella di un padre e di un figlio con l’Hiv, la fine di un amore, come quello tra The Edge e la prima moglie Aislinn, ma anche il rapporto conflittuale tra Bono e il padre Bob, dopo la prematura scomparsa della madre Iris.
In pieno stile U2, One potrebbe anche raccontare la travagliata storia d’amore tra Berlino Est e Berlino Ovest, poco dopo la caduta del muro e la riunificazione della città.
Anche se racconta di una separazione,è un inno all’unione, spirituale e fisica, all’amore inteso come “higher law” (legge superiore), come “temple” (tempio) e in nome di questa unione si deve vivere all’insegna della condivisione, superando ogni divisione: “One life, with each other, sisters, brothers”.