Lo scrittore veneto Paolo Armelli, dal primo giugno porterà in libreria "L'arte di essere Raffaella Carrà" (Blackie Edizioni): dieci capitoli, ciascuno dedicato a un preciso principio, la vita, le opere e il pensiero della star italiana definita, dal prestigioso The Guardian, l'icona che insegnò all'Europa le gioie del sesso.
Un altro comandamento molto adatto a quest'epoca è il decimo, «Il rumore va bene finché lo decidi tu. Lei era una figura pubblica, ma su certe cose non faceva penetrare nessuno. Insegna molto ai ragazzi che oggi sui social dicono qualsiasi cosa, esponendosi».
Amata dai bambini ma mai diventata madre, due amori indimenticabili (Gianni Boncompagni e Sergio Japino), un grande dolore nel privato (la morte del fratello Renzo, a 56 anni, per tumore) e una vita spesa davanti alle telecamere, a dieci mesi dalla sua scomparsa Raffaella Carrà continua a fornire materiale narrativo all'immaginario pop: oltre al libro di Armelli anche uno spettacolo teatrale (Fiesta di Fabio Canino), un film (Ballo Ballo di Nacho Alvarez) e un musical in preparazione, oltre a due progetti una fiction prodotta dal Gruppo Lucisano, una docuserie di Wildisde entrambi in dirittura di arrivo.